SVERSAMENTO DI VIA BOLLACCHIONE: A QUANDO UN’AGRICOLTURA SOSTENIBILE?


Venerdì sera in Via Bollacchione, a Pistoia, un automezzo che trasportava liquidi per trattamenti fitosanitari si è scontrato con un altro autoveicolo e si è rovesciato provocando la fuoriuscita di un prodotto altamente inquinante che in poco tempo è penetrato nel terreno provocandone una profonda contaminazione.

A causa di tale incidente la popolazione della zona, per un raggio di circa 400 metri dal luogo dello scontro, sarà costretta per un lungo periodo a non utilizzare l’acqua dell’acquedotto e dei pozzi privati familiari.

La nostra Associzione, nell’esprimere solidarietà agli abitanti della zona per i gravi disagi che dovranno sopportare, è profondamente indignata sia dal comportamento dell’operatore agricolo, che non ha rispettato il Regolamento Comunale di Igiene che  non consente il transito nelle vie pubbliche di autobotti contenenti miscele fitosanitarie pronte per l’uso, sia per la latitanza  dell’Amministrazione Comunale. Sono anni infatti che comitati, associazioni, comuni cittadini portano all’attenzione della Giunta il rilevante impatto ambientale e sanitario dell’attività vivaistica e gli scarsi controlli effettuati su tutta la filiera, ma senza risposte.

Pur riconoscendo il valore economico dell’attività vivaistica, anche il WWF Pistoiese si sta battendo ormai da tempo affinchè vengano attivati tutti gli strumenti normativi a disposizione degli enti locali per una  conduzione in sicurezza ambientale e sanitaria di questa attività. E’ ormai dal 2014 che la normativa nazionale (D.lgs 150/2012) impone un graduale passaggio alla difesa integrata ed all’utilizzo di mezzi biologici di controllo dei parassiti, ma nessun amministratore locale si è mai preoccupato di accelerarne l’entrata in vigore. Anzi a livello locale, ove l’impatto del vivaismo è ancora più avvertito dalla popolazione, si è accantonato ormai da anni l’unico strumento di concertazione con il quale si poteva avvviare una lenta ma progressiva modifica dei metodi di coltivazione vivaistica, l’Osservatorio sul Vivaismo. Per non parlare dei controlli, quasi inconsistenti si dice per carenza di personale. Ma anche su questo punto la latitanza degli enti locali, compresi i comuni è totale. Dal 1^ gennaio 2016 infatti circa 40 Guardie Volontarie Ambientali Provinciali (comprese anche alcune Guardie della nostra Associazione), abilitate anche a questa tipologia di controlli, sono state poste in stand-by da una miope norma regionale. I comuni, compreso quello di Pistoia avrebbero potuto però servirsi della collaborazione di tali agenti, ma nessuno se ne è avvalso e non per questioni economiche poichè il misero rimborso spese di detti agenti sarebbe ampiamente compensato sia da eventuali sanzioni amministrative che, per gli interventi preventivi effettuati, da assenza di costi per  ripristini ambientali.

La nostra Associazione continuerà comunque a pungolare l’Amministrazioni Comunale affinchè riprenda a breve una iniziativa sulla questione, anche se naturalmente, attesa la campagna elettorale in corso, la questione vivaismo sembra scomparsa dal dibattito politico-amministrativo da parte di tutti i partiti politici e candidati a Sindaco.

Comitato per il WWF di Pistoia e Prato

Pistoia, 10 aprile 201710