Raccolta dei rifiuti a Pistoia. Molti dubbi sui cassonetti interrati, tante certezze sulla raccolta porta-a-porta.


Raccolta dei rifiuti a Pistoia. Molti dubbi sui cassonetti interrati, tante certezze sulla raccolta porta-a-porta.

Abbiamo letto con interesse la decisione dell’Amministrazione Comunale di Pistoia in merito all’installazione di cassonetti interrati nel centro storico. Data la delicatezza del sito, comprendiamo come l’esposizione dei contenitori della raccolta porta-a-porta possa risultare esteticamente conflittuale, ma nutriamo dubbi sull’effettivo decoro ed utilità del sistema di raccolta che si vuole introdurre. In alcune realtà come Tirrenia, questo esperimento è fallito, proprio perché, alla stregua dei cassonetti stradali, anche quelli interrati venivano usati malamente dalla cittadinanza. Che siano “visibili” o meno, il sistema dei cassonetti non riesce di per sé ad incrementare le percentuali di raccolta differenziata. Vanno semplicemente eliminati. Detto tutto questo, se il nuovo metodo dovesse essere limitato al solo centro storico, lo possiamo anche comprendere, ma su tutto il resto della città va iniziata e senza indugi, la raccolta differenziata porta-a-porta che è l’unico sistema che permette di raggiungere, in poco tempo, risultati eccezionali del livello di raccolta differenziata dei rifiuti. Molti comuni del pistoiese e del comprensorio empolese ne sono un esempio.

Con l’attuale sistema dei cassonetti stradali, Pistoia sta raccogliendo, in maniera differenziata, il 44% circa  dei rifiuti (dati certificati del 2015), quindi al di sotto della percentuale che avrebbe dovuto raggiungere nel 2008!

Se invece si guardano i dati della Provincia di Pistoia, sempre nel 2015 , in quei comuni che hanno introdotto il sistema di P.a.p (e sono diversi ormai) , le percentuali di RD sono “bulgare”

– Larciano                      97,00%

– Lamporecchio          96,00%

– Serravalle Pistoiese  95,00%

– Monsummano Terme      95,15%

– Montale                       64,00%

– Agliana                       70,83%

– Quarrata                      71,12%

Da tenere presente che, a fine 2010, pochi mesi prima dell’entrata a regime della P.a.p. il Comune di Serravalle Pistoiese, tanto per fare un esempio, aveva percentuali di RD nell’ordine del 18-20%

Naturalmente, a valle della raccolta, ci devono essere tutti quegli impianti (selezione, riciclaggio, compostaggio) che poi di fatto renderebbero superfluo, se non per un misera percentuale, il ricorso allo smaltimento.

Per la salute (e le tasche) dei cittadini ed il rispetto dell’ambiente, chiediamo quindi ancora una volta, con maggior forza, che tutti i comuni del pistoiese, ad iniziare dal capoluogo, organizzino il sistema di raccolta Porta-a-Porta

Pistoia, 19/09/2017