PUMS DI PISTOIA: UN BUON PIANO, MA CI VOGLIONO TEMPI BREVI E CERTI


Riteniamo la proposta di Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, fatti salvi i possibili aggiustamenti, pienamente condivisibile nelle linee generali, senza considerare il fatto che la sua mancata adozione escluderebbe la nostra città dall’accesso ai finanziamenti europei.

Sui contenuti siamo sostanzialmente d’accordo: è evidente infatti che l’introduzione di zone 30, l’estensione di aree pedonali H24, zone a traffico limitato e piste ciclabili, insieme all’incremento del trasporto pubblico e dell’offerta di parcheggi, migliorerebbero sensibilmente la qualità dell’aria (del cui pessimo stato non siamo consapevoli solo perché non viene misurata da centraline di rilevamento) a tutela della nostra salute e di quella dei monumenti, e la fruibilità, anche turistica, della città, a partire da quella storica, ma con benefici legati alla mobilità dolce anche per le zone esterne alle mura urbane.

Riteniamo che i timori espressi da alcuni commercianti (o alcune categorie economiche ?) su un possibile calo delle vendite siano infondati in quanto già da tempo i segni della crisi sono evidenti (fondi vuoti, serrande abbassate coperte da una patina nera, attività che chiudono, ecc) proprio in quelle vie attraversate da un traffico soprattutto di scorrimento veloce e molesto, mentre, e ciò è sotto gli occhi di tutti, le persone affollano volentieri, a Pistoia e altrove, le zone pedonali a misura d’uomo, bambini e anziani in primis. Se la città storica vuole competere con i troppi centri commerciali certo non lo può fare attraverso il mantenimento di un volume di traffico privato (auto e motorini) insostenibile e la richiesta di parcheggi irrealizzabili all’interno di una struttura urbana medievale, ma può farlo attraverso il buon vivere slow e un’offerta culturale di qualità (a questo proposito urge la restituzione alla cittadinanza dell’antico ospedale del Ceppo per vivificare una zona di grande importanza impoverita dal trasferimento della struttura sanitaria). Naturalmente si deve evitare di penalizzare i residenti e chi lavora in centro (commercianti, artigiani, ecc.) con orari troppo rigidi per gli accessi nelle aree pedonali, garantendo anche parcheggi raggiungibili facilmente e in sicurezza, ma la direzione indicata dal piano, atteso da più di vent’anni, ci sembra imprescindibile per una città capitale italiana della cultura 2017, la cui bellezza merita finalmente di essere preservata, valorizzata e conosciuta anche a livello internazionale.

Detto tutto questo, le nostre perplessità riguardano :

  1. la tempistica di entrata in vigore del Piano, che riteniamo troppo dilatata nel tempo. Tenuto conto della grande opportunità offerta dai finanziamenti europei, è oltremodo urgente definire il Piano in tempi brevi;
  1. un tale Piano necessità comunque di un cospicuo reperimento dei fondi,per cui chiediamo al Comune se avesse, appunto, tenuto conto di questo nel previsionale di spesa.

Comitato per il WWF di Pistoia e Prato

Pistoia, li 22/12/2016

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