Il nuovo Piano Interprovinciale dei Rifiuti: ancora una volta precedenza all’incenerimento


Il nuovo Piano Interprovinciale dei Rifiuti dell’Ato “Toscana Centro”, adottato nei giorni scorsi dalle Giunte provinciali di Firenze, Prato e Pistoia, conferma, ancora una volta, la decisione politica di puntare tutto sugli inceneritori, a discapito delle altre azioni virtuose che dovrebbero comporre una corretta gestione dei rifiuti.

In generale vi è un abnorme aumento dell’incenerimento, dalle 60.000 tonnellate / anno di oggi, alle 250.000 tonnellate / anno previste per il 2015. E’ stata infatti prevista non soltanto la costruzione di un nuovo inceneritore, ma anche il potenziamento – per quello che riguarda la Provincia di Pistoia – dell’impianto di Montale.

Ora, il semplice buon senso (viste le vicissitudini che hanno riguardato questo inceneritore e vista la sua storia travagliata e l’impatto che ha avuto sulla salute pubblica), avrebbe dovuto dettare una linea ben diversa, ovvero la previsione di una data certa di chiusura dell’impianto, come più volte richiesto dai comitati e dalle associazioni ambientaliste.

Non solo questo non è avvenuto ma, al contrario, si è deciso di rendere l’inceneritore di Montale addirittura strategico per tutta l’area vasta, raddoppiandone la capacità!

Giova ricordare che in Toscana funzionano otto inceneritori, tre di questi sono oggetto di procedimento penale (lo stesso Montale, Falascaia ed Arezzo Chimet), Falascaia ha visto in parte revocata in questi giorni l’autorizzazione dalla Provincia di Lucca e Scarlino manca delle autorizzazioni annullate dal TAR.

Tutto questo andrà naturalmente a discapito – in termini di risorse finanziarie – della raccolta differenziata (stimata intorno al 65% da raggiungere nel breve periodo), in particolare dello strumento della raccolta P.a.p (porta-a-porta), generalizzata per tutti i comuni dell’area A.T.O. (non ha più alcun senso procedere con le “sperimentazioni”).

Perché il problema è proprio questo: più si costruiscono inceneritori (raddoppiando quelli esistenti) meno s’investirà in termini di risorse, nella raccolta differenziata. I costi per i cittadini saranno crescenti ed i rifiuti – altra grande contraddizione del piano – saranno verosimilmente destinati ad aumentare.

Con una seria politica di gestione dei rifiuti che dia priorità assoluta alla riduzione, alla raccolta differenziata P.a.p. e, soprattutto, alla previsione di impiantistica (pulita) per il riciclaggio, noi avremmo una riduzione significativa degli scarti da smaltire che non giustificherebbe affatto nuovi inceneritori ed il potenziamento di impianti obsoleti che invece andrebbero, semplicemente, chiusi.

La nostra associazione presenterà ed articolerà ufficialmente le proprie proposte, con le osservazioni che verranno inviate a tutte le provincie dell’Ato Toscana Centro.

Pistoia, 30 novembre 2011

Comitato per il WWF di Pistoia