Chi difende salute ed ambiente dai pesticidi, non va in vacanza.


Il 31 luglio, dopo essere a lungo rimasto “insabbiata” nei cassetti del Ministero delle Politiche Agricole, ha finalmente visto la luce la bozza del nuovo PAN (Piano di Azione Nazionale sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari). Esattamente il giorno prima si era tenuta una conferenza stampa alla Camera “Per un PAN a tutela di cittadini, agricoltori e territorio”, promossa dalle onorevoli Benedetti, Cenni, Cunial e Muroni allo scopo di sollecitare lo “sblocco” del PAN. Presenti alla Conferenza Stampa Federbio, ISDE, WWF e Legambiente: le associazioni riunite in “Cambia la Terra”, progetto nazionale nato per informare sui danni alla salute e all’ambiente causati dall’agricoltura chimica e per promuovere l’agricoltura biologica.

Il contrasto tra quanto si è affermato nella conferenza stampa e quanto emerge da una prima lettura della bozza del PAN, appare davvero stridente: mentre la dottoressa Gentilini, in rappresentanza di ISDE, ha riportato i più recenti studi che confermano elevati rischi per la salute per chi risiede in prossimità di aree agricole intensive (Parkinson, deterioramento cognitivo, malformazioni, abortività spontanea, tumori infantili, autismo ed altro ancora), il nuovo PAN non ha grandi pretese di tutelare la salute dei cittadini e dell’ambiente dato che le distanze dalle aree frequentate dalla popolazione che vuole ammettere per i trattamenti con pesticidi, possono essere ridotte a soli 5 metri, concedendo come nel porecedente PAN deroghe anche alle irrorazioni aeree!

C’è tempo comunque fino al 15 ottobre per presentare osservazioni da parte di associazioni, cittadini e professionisti e massimo sarà l’impegno in questo senso. Il 30 luglio, giorno della Conferenza Stampa, era anche l’anniversario del “tragico PUFF”, licenziato dal Presidente Rossi proprio il 30 luglio 2018. Questa data è stata ricordata da Gentilini all’inizio del suo intervento perché è paradossale che la Regione Toscana abbia legalizzato la contaminazione dell’acqua destinata al consumo umano, consentendo l’uso di oltre 160 pesticidi nell’area di salvaguardia di 200 metri circostante i pozzi dell’acquedotto. Nel corso della Conferenza il Ministero dell’Ambiente e quello della Salute sono stati  esplicitamente invitati ad intervenire nei confronti della Regione Toscana. I cittadini e le Associazioni della Piana che hanno presentato ricorso al TAR contro il PUFF, invitano a contribuire alla raccolta fondi istituita a tal fine, avendo registrato il sostegno anche durante la conferenza stampa  delle rappresentanze nazionali di WWF, Legambiente e Federbio.

Dal momento che ci attende un impegno di fondamentale importanza per proprre adeguate modifiche alla bozza del PAN, auspichiamo che a livello locale, come già in atto a livello nazionale, Legambiente esca dal suo isolamento e collabori concretamente con tutte le altre realtà associative da sempre attivamente impegnate per la difesa della salute e dell’ambiente attraverso un radicale cambiamento del modello produttivo agricolo e vivaistico. 

ISDE Medici per l’Ambiente Città In Cammino

Comitato per il WWF di Pistoia e Prato Comitato San Rocco

Ass. Alleanza Beni Comuni Pistoia

Ass. Acqua Bene Comune Pistoia

Bio Distretto del Montalbano

Obbiettivo Periferia