Parco alternativo per l’ospedale nell’area ex-Campo di Volo


La proposta “low cost” di due studenti, Legambiente e Wwf

PISTOIA Riusciremo mai a vedere il nuovo ospedale San Jacopo immerso nel verde, come previsto nel progetto originario e tanto desiderato da tutti? Attualmente il progetto vincitore del concorso d’idee di rilievo europeo indetto dal Comune, del costo di 13 milioni di euro ed 1, 5 milioni di manutenzione l’anno, risulta in stand by. Per questo Legambiente e Wwf di Pistoia hanno proposto all’amministrazione comunale un progetto alternativo elaborato da due studenti della sede distaccata pistoiese della Facoltà di Scienze vivaistiche dell’Università di Firenze, Matilde Sarti e Roberto Bertocci. Un progetto di più facile realizzazione: costa solo 500mila euro, comprese le attrezzature, con una spesa di manutenzione pressoché minima in quanto affidabile a centri di recupero sociale. La bozza del progetto è nata in occasione della preparazione di un esame universitario da parte dei due studenti, nei giorni scorsi è stata presentata nella II commisione consiliare del Comune. Lo studio, che copre ben 23 ettari a verde (su circa 30 ettari complessivi di terreno disponibile), è diviso in cinque parti: la cintura verde più esterna isola l’ospedale dall’inquinamento acustico ed atmosferico causato dalle vicine superstrada, autostrada, ferrovia ed azienda AnsaldoBreda; il “Bosco Urbano” con specie pregiate e percorsi attrezzati; il “Giardino della Biodiversità”, ricco di fiori e fruttiferi selvatici, decorativo e didattico; il “Lungofiume”, con l’impianto di rose selvatiche ed alberi ad alto fusto tipici del luogo, e il potenziamento della pista ciclabile Gello-Pontelungo attualmente interrotta in questo punto; infine il “Giardino dei Sensi” in prossimità dell’ospedale, progetto innovativo a livello europeo per la riabilitazione psico-motoria dei pazienti. Previsti inoltre la messa in sicurezza idrica del lungofiume, l’integrale accessibilità da parte dei disabili, cartelloni didattici e la percorribilità completa del parco anche da parte di ambulanze ed altri mezzi di soccorso. Le piante sarebbero commissionate ai vivai pistoiesi, l’impianto verrebbe affidato all’Istituto agrario di Pistoia. «Il nostro progetto si basa semplicemente sui Piani Fanfani degli anni ’60 del ‘900 – affermano Sarti e Bertocci – siamo un po’ dispiaciuti per il fatto che l’amministrazione ritenga non adeguate due specie di piante da noi previste nello studio, come la Rubinia e l’Alianto Altissima, giudicate infestanti. Siamo comunque disponibili a sostituirle». «Wwf e Legambiente hanno sempre ritenuto l’area dell’ex campo di volo inadeguata per il nuovo ospedale – dichiara Antonio Sessa, presidente Legambiente – questo progetto però permette di abbellire e rendere più salutare l’area, a costi più che contenuti, Pistoia non deve farsi trovare impreparata per l’apertura del nosocomio prevista per luglio 2013, visto che siamo la città del verde».(l.s.)

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