Padule di Fuchecchio



Maledetta TARES!

Buongiorno,

sarò molto sintetico. Faccio parte di una piccola azienda di consulenza software di Serravalle Pistoiese (PT), 160 mq di ufficio, 7 persone, produzione di rifiuti indifferenziati pressoché nulla, tutto il resto (carta e plastica) viene correttamente differenziato. Non produciamo organico.

A Serravalle, dal mese di gennaio 2011, è entrata in vigore la raccolta porta-a-porta che, da militante WWF impegnato da anni su questo tema, ho accolto con sincero entusiasmo.

Martedì bidone della plastica, mercoledì l’indifferenziato, venerdì la carta. Tutto molto bello ed utile.

E non solo per l’ambiente ma anche economicamente.

Negli anni 2011 e 2012 la Tassa sui rifiuti, calcolata su una parte fissa e su una variabile (gli svuotamenti settimanali dei bidoncini della raccolta multi materiale ed indifferenziato), dati alla mano su Excel, è calata del 40% circa rispetto alla situazione pre-raccolta P.a.p. Ciò ha dimostrato che una raccolta fatta bene, porta anche giovamento economico ad un’azienda già di per sé tartassata da tutta una serie di imposte.

Altra conseguenza: la produzione dei rifiuti si è notevolmente abbassata, tutto il personale fa estrema attenzione a non riempire i sacchetti dell’indifferenziato che infatti vengono smaltiti UNA volta ogni DUE settimane (un sacchetto di medie proporzioni, omnicomprensivo di 7 persone).

Poi …

Poi è stata introdotta la TARES che ha spazzato via la parte variabile e che viene calcolata unicamente sui mq e sul numero di occupanti(n.b. 5 giorni a settimana, dato che sabato e domenica siamo chiusi).

Morale della favola: l’imposta sui rifiuti è aumentata di nuovo in maniera esponenziale:  il 40% in più rispetto al periodo 2011-2012 (inizio del porta-a-porta) e addirittura il 10% in più rispetto al periodo pre-raccolta porta-a-porta.

Uno scandalo. Se non fossi militante ambientalista, mi chiederei – a giusta ragione, mi sia concesso – a che cosa serve fare una raccolta porta a porta seria e capillare, a cosa serve differenziare i rifiuti e minimizzare al massimo quelli non riciclabili, se poi il cittadino non solo non viene premiato, ma subisce addirittura una punizione economica?

Ai posteri l’ardua sentenza.

T.A.R.E.S  ovvero come Ti Ammazzo (le) Residue Energie (di) Speranza.

Cari saluti

Marco Beneforti