Le amnesie della Giunta regionale


LE AMNESIE DELLA GIUNTA REGIONALE

L’emanazione da parte della Regione Toscana della recente legge obiettivo per la gestione degli ungulati (c.d.  Legge Remaschi) ha suscitato generale disappunto ed indignazione.

La nostra Associazione – pur avendola avversata con ogni mezzo – non è però rimasta sorpresa più di tanto visto l’enorme vuoto di memoria che contraddistingue l’attuale Giunta Regionale. Infatti gli amministratori regionali, oltre a dimenticare che per quanto riguarda l’attività venatoria esiste un tavolo di concertazione sulla caccia (mai convocato), hanno relegato in un punto remoto della loro mente un accordo ben più importante sottoscritto con il WWF: il  “Piano di Azione Regionale per la Biodiversità”, che delinea stumenti ed obiettivi per la conservazione della Biodiversità nella nostra Regione. Una delle 30 azioni prioritarie del Piano è rappresentata dalla riduzione dell’impatto dell’attività venatoria, che al momento la Regione ha liquidato, in solitaria assoluta, approvando la Legge Remaschi!

Comunque questo è solo l’ultimo atto di una serie di decisioni che  gli amministratori regionali hanno emanato  disattendendo completamente – a nostro avviso – l’accordo sottoscritto. Tanto per citarne  alcune, vogliamo ricordare che, in data 27 gennaio 2016, la Regione ha approvato un provvedimento che concede ai gestori dell’acqua la possibilità di scaricare nelle acque superficiali liquami non trattati fino al 2021, a fronte di azioni  concordate nel “Piano per la Biodiversità” per il miglioramento della qualità delle acque superficiali, a suo tempo già molto inquinate!

E inoltre, a novembre 2015,  i consiglieri Baldi e Nicccolai presentano una Mozione per la verifica, dal punto di vista urbanistico, dello stato di attuazione della LRT 41/2012 (sostegno al vivaismo),  segnatamente: ampliamento delle aree vocate a vivaio con conseguente aumento dell’inquinamento da fitofarmaci, già allo stato molto elevato. Tutto questo dimenticando che la Regione Toscana è da tempo inadempiente sia per quanto riguarda una pur parziale attuazione del ”“Piano nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, che per una delle azioni dell’accordo sottoscritto con il WWF: riduzione dell’uso dei prodotti chimici in agricoltura.

Pertanto, a parere di questa Associazione, i provvedimenti deliberati dalla Regione Toscana non vanno nella direzione della tanto sbandierata ricerca di una maggiore tutela della biodiversità, sicurezza e tutela della salute dei cittadini, ma semmai sono rivolti a favorire coloro che da sempre si sono dismostrati i veri responsabili del degrado ambientale del nostro territorio.

Per recuperare un vero rapporto con i cittadini ed per il rispetto degli accordi stipulati, ritrniamo giunto il momento che gli amministratori regionali passino  ad un clima di condivisione e trasparenza attraverso un vero processo partecipativo.

Pistoia, 7 febbraio 2016                                                      COMITATO PER IL WWF PT-PO09