La politica delle rape


Il Comitato per la chiusura dell’inceneritore di Montale soffre troppo spesso di quella sindrome resa famosa da un personaggio TV: Tafazzi. Nella sua azione di contrasto (meritoria) contro l’impianto di Montale, gli capita di sbagliare spesso obiettivo e di criticare anche chi, fondamentalmente, la pensa alla stessa maniera (n.b. non è mai successo il contrario!)

Quindi, in sostanza, si fa del male per sé quando critica le associazioni ambientaliste ed altri comitati (ben diversi da quello di Montale, se non altro per il senso del rispetto delle idee altrui), rei, forse, di avergli rubato un po’ la scena sui giornali quando è stato presentato un documento che, alla fase di critica, ha accompagnato delle proposte serie e costruttive.

Le uniche differenze che esistono (se non esistessero, tutti faremmo parte di un’unica grande associazione o comitato!) sono sostanzialmente di metodo: c’è chi ritiene politicamente rilevante distribuire rape presso la sede della Provincia di Pistoia e chi si attiva su altri fronti: costituzione come parte civile al processo contro il CIS (nel caso di Legambiente Pistoia, ma questo il comitato di Montale fa finta di dimenticarsene e si che, in passato, alcuni suoi autorevoli esponenti hanno lodato questo fatto, anche pubblicamente!!), chi, da anni (non ultimo un intervento dello scorso 11 febbraio dal titolo eloquente “WWF: l’impianto deve essere chiuso”) chiede la chiusura dell’inceneritore di Montale (leggi WWF Pistoia),ecc. Tutto questo, come d’incanto, viene dimenticato per il solo gusto di fare polemica, per ottenere la solita visibilità quotidiana sui giornali che, nella pochezza di proposta politica, diventa vitale.

Le associazioni ambientaliste, si informi meglio il comitato di Montale, sono anni che parlano criticamente dell’inceneritore di Montale: sono gli atti a parlare per noi, non le chiacchere di chi fa della polemica pretestuosa un modo di far politica, oltretutto mostrando una presunta e stucchevole superiorità morale e di giudizio.  Sembra che solo il comitato di Montale sia il depositario unico di verità assolute in merito alla questione dell’inceneritore! Noi non ci siamo svegliati adesso e non abbiamo offerto nessun salvagente alle amministrazioni locali. Se il comitato di Montale volesse incontrarci, saremmo ben lieti di dimostrarlo con atti, carte, documenti.

Nel caso specifico della nostra conferenza stampa dell’altro giorno, oltre a presentare un documento di proposte in cui si ribadisce a chiare lettere il nostro no agli inceneritori, abbiamo contestualizzato lo scenario attuale chiedendo alle amministrazioni locali che almeno scongiurino il potenziamento dell’impianto! Intanto questa scelta precluderebbe la possibilità (ormai reale) che l’impianto diventi strategico per tutto l’A.TO, dopodiché si avvii alla chiusura. Dove sta il salvagente?

Esiste ,infine, una differenza sostanziale tra le associazioni ambientaliste (ivi compresi alcuni comitati come quello del no all’inceneritore del Calice o della qualità della vita di Ponte dei Bini che semplicemente usano il buon senso) ed il comitato di Montale : noi parliamo di rifiuti a tutto tondo, sviluppando, spesso in sinergia (perché no?) con le amministrazioni pubbliche, azioni virtuose di riduzione dei rifiuti (protocolli d’intesa con la grande distribuzione, interventi nelle scuole, attività di controllo del territorio alla ricerca e denuncia di discariche abusive con il nostro nucleo di guardie zoofile volontarie,ecc), mentre il comitato di Montale si occupa solo ed esclusivamente dell’impianto per cui è nato, il che (a pensar male si fa peccato..) fa quasi intendere che,  nell’auspicato caso (più volte richiesto: sono gli atti a parlare!) che l’impianto chiuda presto, il suddetto comitato si scioglierà come neve al sole e nessuna rapa (distribuita da 5 militanti autoproclamatisi paladini del popolo) apparirà più davanti al palazzo della Provincia.

Pistoia, 17 febbraio 2011

Legambiente Circolo di Pistoia
Legambiente Circolo di Agliana
Comitato per il WWF di Pistoia
Rete rifiuti WWF Toscana
Comitato per la chiusura dell’inceneritore del Calice
Comitato per la qualità della vita di Ponte dei Bini30